È finita!!
Dopo 6 mesi di esposizione universale, Expó ha chiuso i battenti.
Dopo 6 mesi di esposizione universale, Expó ha chiuso i battenti.
Circa 21 milioni di visitatori da ogni parte del pianeta, code infinite per la visita ai padiglioni, una miriade di polemiche e pareri in netto contrasto...
All'apertura di Expó a maggio, la mia idea era quella di non andare!
Poi, nel corso dei mesi, vuoi perché accompagnavo la mia mamma, vuoi che un'esposizione di questa portata fuori casa quando la rivedi, vuoi che il tema era interessante...ha fatto sì che una domenica di ottobre, siamo partite, meta Expó!
Poi, nel corso dei mesi, vuoi perché accompagnavo la mia mamma, vuoi che un'esposizione di questa portata fuori casa quando la rivedi, vuoi che il tema era interessante...ha fatto sì che una domenica di ottobre, siamo partite, meta Expó!
E devo dirvi amiche, che mi è piaciuto così tanto, che ci sono tornata altre due volte e probabilmente, se mi fossi svegliata prima, col senno di poi, avrei acquistato il season-pass!! E vi confesso amiche, che da golosa, non mi è piaciuto solo per la cioccolata della Caffarel o il gelato fatto al momento della Magnum!! Ah ah
Ovviamente "de gustibus non est disputandum"...ho sentito persone dire che era meglio guardarlo da internet e altre che ci sono andate 6/8 volte, ed ogni volta, ne uscivano entusiaste!
Il tema era " Nutrire il pianeta, energia per la vita".
Una sfida epocale che l'umanità ha di fronte.
Una condivisione universale dove riflettere e confrontarsi sulle contraddizioni del mondo...
800 milioni di persone, ancora oggi, sono denutrite.
Ogni anno, nel mondo 1.3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate.
Tale quantità è pari a quattro volte quella necessaria per nutrire gli 800 milioni di persone che soffrono la fame.
Allo stesso tempo, 42 milioni di bambini sotto i 5 anni sono in sovrappeso e 500 milioni di persone soffrono di obesità.
2.7 miliardi di persone al mondo non hanno accesso al clean cooking, cioè cucinano all'interno della propria abitazione e la riscaldano bruciando legna o altre biomasse su un fuoco aperto o comunque in modo inefficiente e inquinante. Il fumo che si sprigiona nelle case provoca ogni anno circa 4 milioni di morti e gravi malattie respiratorie, colpendo soprattutto donne e bambini. Inoltre il prelievo di legna dalle foreste le impoverisce e aggrava l'erosione del suolo.
Una sfida epocale che l'umanità ha di fronte.
Una condivisione universale dove riflettere e confrontarsi sulle contraddizioni del mondo...
800 milioni di persone, ancora oggi, sono denutrite.
Ogni anno, nel mondo 1.3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate.
Tale quantità è pari a quattro volte quella necessaria per nutrire gli 800 milioni di persone che soffrono la fame.
Allo stesso tempo, 42 milioni di bambini sotto i 5 anni sono in sovrappeso e 500 milioni di persone soffrono di obesità.
2.7 miliardi di persone al mondo non hanno accesso al clean cooking, cioè cucinano all'interno della propria abitazione e la riscaldano bruciando legna o altre biomasse su un fuoco aperto o comunque in modo inefficiente e inquinante. Il fumo che si sprigiona nelle case provoca ogni anno circa 4 milioni di morti e gravi malattie respiratorie, colpendo soprattutto donne e bambini. Inoltre il prelievo di legna dalle foreste le impoverisce e aggrava l'erosione del suolo.
Stili di vita sostenibili attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, scelte politiche consapevoli per trovare un equilibrio tra disponibilità e consapevolezza delle risorse.
Uno dei miei padiglioni preferiti è stato quello degli Emirati Arabi Uniti, dove si accede attreverso una struttura che ricrea sinuose dune di sabbia...all'interno, uno schermo a 180° di 75 metri ti porta realmente nel cortometraggio di Family tree, dove una bambina di nome Sara, educa i visitatori ad amare il pianeta.
Una frase di questa bambina mi ha realmente colpito...esordisce dicendo che a Milano piove sempre e noi siamo fortunati. A Dubai dove vive, non piove mai, e loro devono togliere l'acqua dall'oceano, desalinizzarla con sofisticate apparecchiature e provvedere al fabbisogno della popolazione, ai condizionatori della città che funzionano h24, 365 giorni all'anno. A chi troppo, a chi niente!
Nel padiglione della Germania, ci sono infinite idee per crearsi un orto, in quello dell'Angola l'obiettivo è di trasmettere la cultura e l'anima africana attraverso il cibo e la sua provenienza. Fondamentale in questa terra, è il ruolo delle donne, detentrici della tradizione.
Nel padiglione dell'Ungheria, ispirato all'Arca di Noè simbolo di salvezza per tutti gli esseri viventi, si contempla lo stile sano e la produzione di cibo senza OGM.
In quello di Israele con un giardino verticale di 70 mt che ricopre le pareti esterne del padiglione, ancora una volta, attraverso ricerca e sviluppo, si mostra come rendere fertili molti dei terreni di questa terra in prevalenza aridi.
In molti padiglioni, se non in tutti, si mostra l'assoluta importanza della dea ACQUA, elemento vitale per l'intera umanità!
Noi siamo fortunati, apriamo il rubinetto ed esce acqua....sempre....ogniqualvolta lo vogliamo. Ma ci sono milioni di persone nel mondo, bambini, che devono fare km ogni giorno, sacrificando la scuola, per portare a casa ciò che noi, a volte, non consideriamo!
E poi c'è lui, l'Albero della vita, un elegante intreccio di legno e acciaio alto 37 metri, simbolo della Natura Primigenia, da cui, tutto è scaturito.
E devo dirvi amiche che, solo per lui, valeva l'ingresso!! Un connubio di luci e musica sapientemente abbinate a fontane che s'innalzano fino al cielo nei momenti clou della musica...uno spettacolo a tratti commovente.
Ora amiche, facciamo una belle lista, apriamo le valigie e cominciamo a prepararci per Expo 2020 a Dubai...perché noi ci andiamo vero??!??
Un bacio dalle sorelle MiLa
Uno dei miei padiglioni preferiti è stato quello degli Emirati Arabi Uniti, dove si accede attreverso una struttura che ricrea sinuose dune di sabbia...all'interno, uno schermo a 180° di 75 metri ti porta realmente nel cortometraggio di Family tree, dove una bambina di nome Sara, educa i visitatori ad amare il pianeta.
Una frase di questa bambina mi ha realmente colpito...esordisce dicendo che a Milano piove sempre e noi siamo fortunati. A Dubai dove vive, non piove mai, e loro devono togliere l'acqua dall'oceano, desalinizzarla con sofisticate apparecchiature e provvedere al fabbisogno della popolazione, ai condizionatori della città che funzionano h24, 365 giorni all'anno. A chi troppo, a chi niente!
Nel padiglione della Germania, ci sono infinite idee per crearsi un orto, in quello dell'Angola l'obiettivo è di trasmettere la cultura e l'anima africana attraverso il cibo e la sua provenienza. Fondamentale in questa terra, è il ruolo delle donne, detentrici della tradizione.
Nel padiglione dell'Ungheria, ispirato all'Arca di Noè simbolo di salvezza per tutti gli esseri viventi, si contempla lo stile sano e la produzione di cibo senza OGM.
In quello di Israele con un giardino verticale di 70 mt che ricopre le pareti esterne del padiglione, ancora una volta, attraverso ricerca e sviluppo, si mostra come rendere fertili molti dei terreni di questa terra in prevalenza aridi.
In molti padiglioni, se non in tutti, si mostra l'assoluta importanza della dea ACQUA, elemento vitale per l'intera umanità!
Noi siamo fortunati, apriamo il rubinetto ed esce acqua....sempre....ogniqualvolta lo vogliamo. Ma ci sono milioni di persone nel mondo, bambini, che devono fare km ogni giorno, sacrificando la scuola, per portare a casa ciò che noi, a volte, non consideriamo!
E poi c'è lui, l'Albero della vita, un elegante intreccio di legno e acciaio alto 37 metri, simbolo della Natura Primigenia, da cui, tutto è scaturito.
E devo dirvi amiche che, solo per lui, valeva l'ingresso!! Un connubio di luci e musica sapientemente abbinate a fontane che s'innalzano fino al cielo nei momenti clou della musica...uno spettacolo a tratti commovente.
Ora amiche, facciamo una belle lista, apriamo le valigie e cominciamo a prepararci per Expo 2020 a Dubai...perché noi ci andiamo vero??!??
Un bacio dalle sorelle MiLa
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